venerdì 30 gennaio 2009

Il guscio protettivo dell'abbondanza.

Se allunghiamo la mano sulla scrivania dove poggia il nostro computer cosa possiamo toccare? Scommetto un'infinità di oggetti e cosettine allungate sul legno o sul ferro della scrivania a prendere polvere. Oggetti con schermi colorati, forme tondeggianti e sensuali oppure parallelepipedi sfogliabili, copertine patinate con scritte dal carattere informale. Lampade a risparmio, flessibili e dal collo lungo come struzzi. Penne nere, matite mai appuntate, carte e cartacce da buttare appena nasce la voglia di ordine. Avviciniamo il naso e respiriamo profondamente. Che bello il profumo delle scatole nuove di zecca quando si aprono, che buon odore hanno gi oggetti elettronici appena scartati, sanno di grandi promesse e sintonie con il mondo, in poche parole globalizzazione. Che buon profumo hanno i libri appena presi; colla e promesse di sapere tra le pagine ruvide. E' una soddisfazione piena e confortante toccare la plastica della copertina, lucida e morbida.
Questo è il guscio protettivo degli oggetti, dell'abbondanza del presente. Circondarsi di materia, creare un proprio spazio autonomo fuori dal trambusto della vita dove rinchiudersi. Rimanere immobili tra i frutti del nostro tempo.

mercoledì 21 gennaio 2009

La modernità come attegiamento antico.

Moderno, come appartenente a poco fa, quindi ad un tempo che rassomiglia al presente. E'possibile parlare ancora di modernità?
La modernità porta con sè rottura, cambio della guardia per i paradigmi usuali ed usati e quindi spezza un filo per ricomporne un altro, più nuovo, squisitamente attuale. Oggi cos'è che rompe la linea? Niente pare più scioccare nessuno sepolti come siamo da miliardi di informazioni ed immagini sfavillanti e allora cos'è il moderno se non un attitudine che appartiene ad un sistema ormai bello che andato? Bene, forse la modernità è un attegiamento passatista, siamo d'accordo. Siamo in una società estremamente dinamica e multi-qualcosa in cui il concetto di estetica è molto flessibile. Estetica, che giudica il bello e non il vero che, invece, appartiene al regime della logica. Allora torniamo al moderno che non esiste più dato che il sistema della tolleranza lo ha fagocitato proprio quando ha capito che la diversità produceva valore e quindi denaro. Prendiamo una qualsiasi scena cruda propostaci dalla tv, anzi mandata in tv ma partita da un telefonino. Ha una sua connotazione estetica, come appare formalmente? Ci siamo assuefatti all'estetica dell'amatoriale, della camera sporca? Che impressione ci dà...è vera?
Si smaterializza la carne rappresentata e probabilmente la foto altro non è che uno dei tanti documenti digitali che circolano nel mondo. E così per le foto più allegre o quasi; matrimoni, cresime e via discorrendo. C'è ancora una persona viva dietro al nostro profilo facebook?

sabato 10 gennaio 2009

Paths of Meditation.

L'unico modo per vivere una vita serena è il raccoglimento. L'unico modo per vivere una vita piena è la meditazione. Possiamo girarla quanto vogliamo ma appare chiaro che se ci soffermiamo sui lati negativi delle cose essi cresceranno se invece ci rilassiamo e ci fermiamo su quelli positivi questi ultimi fioriranno. In breve, se siamo negativi verranno cose negative se siamo positivi verranno cose positive. Il nostro pensiero agisce sulla materia dell'universo, la plasma e di conseguenza crea. Tutto ciò che l'uomo ha creato è, paradossalmente, qualcosa di naturale perchè è il frutto stesso dell'uomo . Tutto ciò che gli esseri umani hanno portato in materia è nato prima nel pensiero. Inutile rifletterci, la mente ha l'immensa forza di costruire. Prima viene l'immagine e in ultima istanza l'azione. Tutto è determinato all'origine dalle idee e dallo spirito. Bisognerebbe, allora, agire proprio sulle convinzioni radicate in noi che ci mettono nella condizione di non vivere una vita serena e positiva. Bisognerebbe agire sulle paure e sui pensieri negativi che inevitabilmente ci portano a creare cose negative. Il fulcro di questa azione dovrebbe essere lo svuotamento della mente tramite la meditazione e il conseguente riempimento di essa con visioni rinnovate atte a realizzare una nuova strada di cui siamo i principali fautori. Una strada basata sull' immaginazione, che trova radice nei nostri desideri. I nostri desideri vanno guardati e pre-vissuti nei minimi particolari e dettagli prima di tutto nella nostra mente. In questo modo con l'immaginazione fissa su di essi, ciò che pensiamo e vogliamo diviene reale. Dovremmo allora chiudere gli occhi, respirare e meditare almeno per qualche minuto. Questi sono i primi passi per essere creatrici e creatori.
SOULWILY l'alce.

lunedì 5 gennaio 2009

Oscuro album di Soulwilly

Ronzii, campane distorte, suoni industriali e ripetitività. Questo ed altre assurdità sonore è ciò che troverete nel mio esperimento scaricabile quì sotto. Sono un mucchio di canzoni agricole fabbricate e suonate per l'anno nuovo. Il 2009, non ci sono state invasioni aliene, non ci sono macchine volanti e a Roma c'è ancora il Colosseo. Mi accordo comunque con Alberto y lost trios paranoias per quanto riguarda l'Anfiteatro Flavio, anch'io sono sicuro che sia una struttura costruita da qualcuno venuto dallo spazio. In ogni caso sarebbe bello sapere che sembianze avevano gli antichi romani, sapere come si muovevano ecc. Peccato che non c'erano ancora le cineprese e il digitale era lontano. I nostri posteri saranno più sfortunati, potranno vederci, chissà cosa penseranno. Mi succede di non credere al passato, sono nato e cresciuto nell'era delle immagini in movimento e per me queste rappresentano l'unica forma plausibile di realtà. Mi capita di non credere nè alla scrittura nè tantomeno alle rappresentazioni pittoriche,figuriamoci alle tavole di marmo. Quindi per festeggiare la nostra società post moderna ed il nostro tempo ecco qui le note industriali di Soulwilly che in questo frangente dà il meglio di sè. Ripetitività, suoni di incontri di Kung-fu e rumori di vento creato digitalmente, tutto questo ed altro ancora mischiato e macinato in un rozzo impasto costruito con rozzi strumenti.
Rilassatevi ed ascoltate la musica sfornata dall'hard disk.

http://www.zshare.net/download/53718012f9294ca7/

giovedì 1 gennaio 2009

Proposte per il nuovo anno??

Bisogna alzare la voce, dimostrare chi siamo. Bisogna umiliare il prossimo, in qualunque modo. Forse è una mia impressione mendace, forse è una mia idea sbagliata, ma ho sempre notato che nel nostro paese si tende a confondere l'indifferenza verso le situazioni scomode con la tolleranza. In fondo gli italiani sono, come si dice, brava gente ed accettano tutti e l'invadenza di certi attegiamenti non è nient'altro che eccesso di simpatia o di bontà. Da tutte le parti ci mandano un messaggio chiarissimo. Non c'è futuro, non c'è lavoro. Non c'è nulla e allora bisogna fare la voce grossa, farsi rispettare e umiliare chi ti sta di fianco. Ripeto, probabilmente è soltanto un mio modo di vedere la cosa ma mi sembra che tutti i rapporti nella nostra nazione sono tesi a stabilire una piccola gerarchia. C'è il più forte e poi ci sono gli altri. A tutto questo si associa un mai cancellato e atavico senso dell'onore. Sulla pubblica piazza va dimostrata la propria potenza. I ricchi sui poveri, i maschi sulle donne e l'italiano sullo straniero. Italiano che riconosce la nazione come sua solamente quando fa comodo e soprattutto secondo certi parametri. Il calcio, il cibo, la moda, lo stile...tutte belle cose, utili di certo, ma bastano per creare una reale unità? Bastano quali elementi portanti di uno spirito comune?
Inoltre oggi ci ripetono che non c'è lavoro, il poco che c'è è messo a rischio dall'intraprendenza del vicino allora che fare se non inasprire la lotta? Dobbiamo rafforzare quel processo gerarchico di piccole umiliazioni verso l'altro, verso il sesso opposto, verso lo straniero e riaffermarci come individui fieri di appartenere ad un gruppo, sessuale o etnico che sia.
Io non ci voglio credere. Credo nell'abbondanza delle cose, credo nella pace e nella non-violenza. Credo che bisogna concentrarsi, volere e solo alla fine agire. Togliere il rancore, l'invidia, il giudizio e fissare l'attenzione su ciò che desideriamo e non su quello che non vogliamo. Sono convinto come altri che il problema non c'è e tutto viene attratto dal nostro pensiero ma dobbiamo meditare, rilassarci ed essere positivi e propositivi. Dobbiamo rischiare, questo è sicuro, ma non c'è altra via d'uscita. Mettersi in gioco, ritrovare la creatività e la profondità che, dietro le maglie triviali delle televisioni e degli status symbols, il nostro paese nasconde. In questo modo possiamo riacquistare un orgoglio nazionale fondato sugli insegnamenti di alcune grandi menti che hanno fatto la nostra storia, su una cultura viva che non sia l'autocelebrazione delle vecchie glorie. Fondato su certe bellissime peculiarità che soltanto l'Italia possiede.
Non facciamoci ingannare dall'attegiamento facilone e nazionalpopolare che oggi va per la maggiore, sono sicuro che non è l'unico modo per essere uniti. Riprendiamo un' ironia sottile che è stata troppo spesso sostituita dal volgare umorismo dell'offesa personale.
Tutto è fantastico, l'universo è immenso e ogni cosa ha un suo senso profondo. Allora rilassiamoci e desideriamo....
Saluti
Soulwilly il bue